Come si chiamano le persone dipendenti dai videogiochi?
E di tanti ragazzi che come lui hanno sofferto o soffrono di “gaming disorder”. Una dipendenza che di recente l’Organizzazione mondiale della sanità ha inserito nella classificazione delle malattie, riconoscendola come disturbo comportamentale, e che riguarda circa 300.000 adolescenti in Italia.
Come si chiama la malattia dei videogiochi?
L’Organizzazione mondiale della sanità nel 2018 ha aggiunto all’ICD (International Classification of Diseases) la dipendenza dai videogiochi nota anche come internet gaming disorder.
Cosa porta la dipendenza da videogiochi?
Sensazione di affaticamento e fatica nel fare le cose. Emicrania dovuta a intensa concentrazione o affaticamento degli occhi. Sindrome del tunnel carpale causata dall’uso eccessivo di un controller o del mouse del computer. Cattiva igiene personale.
Come si chiama la dipendenza dai social?
L’iperconnessione sui social network ha un nome, si chiama FOMO ed è un disturbo che spesso deriva da problemi sociali. Ogni giorno vengono condivisi sui social network, da migliaia di utenti in tutto il mondo, foto, video, pensieri sotto forma di post Facebook, Tweet o Story su Instagram.
Come curare la videodipendenza?
Un rimedio possibile per la videodipendenza può essere individuato nella psicologia psicodinamica, che permette di intervenire sui fattori che inducono ragazzi e adulti a chiudersi in casa davanti alla tv, a un videogame o al computer, per navigare sui social network o per fruire di contenuti pornografici.
Cosa succede se stai troppo con i videogiochi?
A RISCHIO LA SCUOLA E IL SONNO Ma gli effetti sono legati anche alla difficoltà nell’apprendimento e nell’attenzione, all’alterazione del ritmo sonno-veglia. «Fino alle conseguenze, più gravi, a lungo temine, come disturbi di personalità, che si possono protrarre per tutta la vita», conclude Valeri.
Quali sono le conseguenze dei videogiochi?
Un uso eccessivo di videogames ha infatti mostrato correlazioni con obesità, problemi muscolari, basse performance scolastiche, disturbi attentivi, attacchi epilettici in soggetti predisposti, fino alla possibilità di dare luogo a comportamenti di dipendenza.