Quali sono i valori della gittata sistolica a riposo e durante l esercizio fisico nei soggetti non allenati e in quelli allenati?
Il volume sistolico con l’allenamento aumenta a riposo, durante l’esercizio submassimale e massimale. La gittata sistolica a riposo è, mediamente, di 50-70 mL/battito in soggetti non allenati, 70-90 mL/battito in individui allenati e 90-110 mL/battito in atleti di resistenza di livello mondiale (1).
Come variano i parametri cardiocircolatori all’esercizio fisico?
A seguito dell’allenamento di resistenza, si ha un aumento delle arterie coronarie, che nutrono il cuore. Il cuore dell’atleta, aumentando il suo volume e la massa muscolare, ha bisogno di un maggior rifornimento di sangue e di una maggiore quantità di ossigeno.
Quali sono le aritmie cardiache?
Le aritmie cardiache sono alterazioni del normale ritmo di battito del cuore. Le alterazioni possibili sono tre ed è sufficiente che se ne presenti una affinché insorga un’aritmia. Esse sono: Modificazioni della frequenza e della regolarità del ritmo sinusale. La variazione della sede del centro segnapassi dominante.
Come regolare il ritmo cardiaco?
Ritmo e frequenza cardiaca sono parametri differenti. Mentre, in condizioni normali, il ritmo cardiaco è regolato interamente dal nodo seno-atriale (nodo SA), la frequenza è modulata dall’associazione tra influsso simpatico (orto-simpatico) e parasimpatico (sempre in corrispondenza del nodo seno-atriale).
Quali sono i limiti della frequenza cardiaca?
La frequenza cardiaca presenta molti vantaggi in veste di parametro clinico; in particolare, è economica e rapida da misurare, ed è facilmente comprensibile. Sebbene i limiti accettati della frequenza cardiaca siano compresi tra 60 e 100 battiti al minuto, una migliore definizione di normalità comprende un range tra 50 e 90 battiti al minuto.
Qual è la frequenza cardiaca per dimagrire?
Solitamente, la frequenza cardiaca per dimagrire dovrebbe aggirarsi tra il 60% ed il 70% della FC massima. È a questi livelli di intensità che si verifica la massima attività lipolitica e che si concentra il maggior numero di consumo dei grassi. Questa visione, per quanto diffusa tra preparatori ed atleti, è però da ritenersi superata.