Sommario
- 1 Quali sono le malattie croniche?
- 2 Quando una malattia si definisce cronica?
- 3 Quali sono le malattie croniche non trasmissibili?
- 4 Quali sono le malattie infiammatorie croniche intestinali?
- 5 Chi è un paziente cronico?
- 6 Chi è il paziente cronico fragile?
- 7 Quali sono i fattori di rischio per le croniche?
Quali sono le malattie croniche?
Si tratta di un ampio gruppo di malattie, che comprende le cardiopatie, l’ictus, il cancro, il diabete e le malattie respiratorie croniche. Ci sono poi anche le malattie mentali, i disturbi muscolo-scheletrici e dell’apparato gastrointestinale, i difetti della vista e dell’udito, le malattie genetiche.
Quando una malattia si definisce cronica?
Secondo la definizione dell’EHIS, invece, le malattie croniche sono riconducibili a patologie di lunga durata oppure a quei problemi di salute che durano o che si prevede che durino per almeno sei mesi.
Quali sono le malattie più diffuse?
Queste le malattie o condizioni croniche più diffuse: l’ipertensione (17,4%), l’artrosi/artrite (15,9%), le malattie allergiche (10,7%), l’osteoporosi (7,6%), la bronchite cronica e l’asma bronchiale (5,8%), il diabete (5,3%).
Come diventare paziente cronico?
Per aderire, è necessario aver ricevuto comunicazione da parte di Regione Lombardia. Regione invierà infatti ai pazienti cronici una lettera sottoscritta dalle ATS territoriali, nella quale verranno illustrati i benefici del nuovo sistema e fornite le indicazioni per l’adesione al progetto.
Quali sono le malattie croniche non trasmissibili?
Le malattie croniche non trasmissibili (MCNT): malattie cardiovascolari, tumori, patologie respiratorie croniche e diabete costituiscono, a livello mondiale, il principale problema di sanità pubblica e la Regione Europea dell’OMS presenta il più alto carico di MCNT a livello mondiale.
Quali sono le malattie infiammatorie croniche intestinali?
LE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI. Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI) note internazionalmente come Inflammatory Bowel Disease (IBD) comprendono la colite ulcerosa, il morbo di Crohn e le cosiddette “coliti indeterminate”.
Cosa significa tumore cronico?
Cronicizzare la malattia significa che, sebbene il cancro non sia curabile, è possibile controllarlo per un lungo periodo di tempo e mantenere un’aspettativa e qualità di vita accettabile.
Quale malattia fa più morti?
Le cardiopatie e gli ictus ischemici sono i più grandi “assassini” del mondo e sono causa di 15,2 milioni di decessi nel 2016. Queste malattie sono rimaste le principali cause di morte a livello globale negli ultimi 15 anni.
Chi è un paziente cronico?
Si definisce “cronico” un paziente che si trova nella condizione di dover convivere nel tempo con una o più patologie.
Chi è il paziente cronico fragile?
Chi è il paziente fragile È il paziente che vive una condizione in cui coesistono altre patologie, spesso croniche, che richiedono l’uso contemporaneo di diverse terapie farmacologiche (politerapia), insieme a disabilità e a problematiche sociali.
Cosa sono le malattie non comunicabili?
Queste malattie sono definite “non comunicabili” perché sono causate dallo stile di vita e da fattori genetici e ambientali, anziché da microrganismi – come i batteri – che possono essere trasmessi da un individuo all’altro.
Le malattie croniche costituiscono a livello mondiale condizioni di salute ad oggi molto diffuse. Si tratta di un ampio gruppo di malattie, che comprende tra le altre le cardiopatie, l’ictus, il cancro, il diabete e le malattie respiratorie croniche.
Qual è il tasso di mortalità di una malattia cronica?
Oltre ad avere un alto tasso di mortalità, le malattie croniche possono essere anche particolarmente invalidanti. Per esprimere quantitativamente l’impatto di una malattia sulla salute si utilizza una particolare unità di misura, gli anni di vita persi a causa della disabilità (Daly, Disability Adjusted Life Year).
Quali sono i fattori di rischio per le croniche?
croniche si sono diffuse anche nei Paesi più poveri e oggi sono responsabili dell’86% dei decessi in tutta Europa. I principali fattori di rischio sono l’ipertensione arteriosa, il fumo, l’obesità e il sovrappeso, l’alcol, il colesterolo e la glicemia elevati, la sedentarietà.