Sommario
Quali conti non possono essere pignorati?
Non si possono pignorare neanche: i conti correnti sui quali vengono accreditate le pensioni di invalidità, oppure gli assegni di accompagnamento per i disabili; i conti corrente sui quali viene accreditata la rendita di un’assicurazione sulla vita, la quale rappresenta una prestazione non pignorabile.
Qual è il termine massimo per un pignoramento?
In buona sostanza, il debitore deve sapere che, dal giorno in cui ha ricevuto il precetto a quello in cui potrà rischiare un pignoramento è previsto: un termine minimo di 10 giorni prima del quale, come abbiamo detto, è impossibile l’azione esecutiva; e un termine massimo di 90 giorni dopo il quale l’atto di precetto “decade”.
Quando deve effettuare il pignoramento dei tuoi beni?
La notifica del precetto Il secondo step che deve eseguire il creditore per avviare un pignoramento è notificarti il cosiddetto atto di precetto. Si tratta dell’ultimo invito a pagare entro 10 giorni avvertendoti che, in caso contrario, si potrà procedere contro di te attraverso il pignoramento dei tuoi beni.
Quanto è più facile il pignoramento immobiliare?
Più facile è invece il pignoramento immobiliare o presso terzi per i quali è sufficiente una notifica di un ulteriore atto (l’atto di pignoramento vero e proprio). In sintesi, sebbene per legge tra l’atto di precetto e il pignoramento non può mai passare un termine inferiore a 10 giorni e uno superiore a 90 , a conti fatti può succedere che:
Quali sono le copie conformi dell’atto di pignoramento?
entro i 15 giorni successivi al pignoramento, la nota di iscrizione a ruolo e le copie conformi del dell’atto di pignoramento e della nota di trascrizione.
I risparmi non pignorabili sono quindi esclusivamente quelli accumulati dai lavoratori dipendenti e dai pensionati sul conto corrente bancario e postale. La legge fissa però un limite a tale impignorabilità: limite pari al triplo dell’assegno sociale.