Sommario
Perché le streghe fanno le trecce ai cavalli?
La janara usciva di notte e si intrufolava nelle stalle dei cavalli per prendere una giumenta e cavalcarla per tutta la notte. Avrebbe avuto inoltre l’abitudine di fare le treccine alla criniera della giovane cavalla rapita, lasciando così un segno della sua presenza.
Chi fa le trecce ai cavalli la notte?
Queste treccine sono attribuite a folletti, fate, gnomi, elfi, spiritelli vari e streghe.
Che cosa sono le trecce di donna?
Nella tradizione culturale siciliana, la visita delle belle signore poteva essere testimoniata dalle trizzi di donna, le trecce di donna, nome con il quale ancora oggi in alcune località dell’isola si descrivono gli arruffamenti dei sottili capelli con i quali i bambini si svegliano al mattino.
Chi sono le donne di fora?
Nel folclore storico della Sicilia, Donas de fuera (in spagnolo per “donne dell’altrove”, in quel tempo la Sicilia era sotto il dominio spagnolo) erano esseri femminili soprannaturali paragonabili alle fate del folclore britannico.
Come si dice strega in siciliano?
Quannu la mascidda è grossa, veni chiamata mascidduna.
Come si dice strega in toscano?
Borde (Toscana) Strega, Mazzera (Corsica) Strìa, Strea (pron.: Htrea), Strolega, Maggia (Lombardia, Emilia, Trentino, Friuli-Venezia Giulia) Coga, Stria, Brúscia o Maghiargia (Sardegna)
Cosa significa Strolega?
L’attribuzione del nome stròlaga all’uccello migratore del genere Gavia che vive nei pressi dei corsi d’acqua, munito di collo lungo, becco dritto, ali brevi, zampe palmate è dovuta probabilmente all’aspetto del palmipede e alle sue abitudini, giudicate strane (la strolaga è abilissima nuotatrice).
Come si dice strega in Veneto?
straviàre | v. distrarre, distogliere |
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strìga | s.f., agg. 1. strega. 2. brutta (solo al femminile) |
strigàre | v. stregare, infatuare |
strighéta | s.f.inv. la Befana |
strigón | s.m. stregone |