Perché la digestione è definita un processo di trasformazione del cibo?
La digestione è un processo fisiologico che avviene nella cavità orale, nello stomaco e nella prima parte dell’intestino, mediato da una serie di trasformazioni chimico-fisiche, attraverso le quali l’organismo muta gli alimenti in sostanze atte ad essere assorbite ed assimilate.
Come si svolge il flusso del cibo nel processo digestivo?
Passando per la bocca e l’esofago, il cibo arriva allo stomaco, poi nell’intestino tenue e, infine, nell’intestino crasso. Durante questo viaggio, il corpo assorbe tutti i nutrienti utilizzabili, espellendo alla fine i resti non assimilabili. Il cibo scivola con relativa velocità lungo l’esofago e l’intestino tenue.
Quali sono gli enzimi digestivi?
Gli enzimi operano combinandosi con una sostanza specifica per trasformarla in una sostanza diversa; esempi classici sono dati dagli enzimi digestivi presenti nella saliva, nello stomaco, nel pancreas e nell’intestino tenue, che esplicano una funzione essenziale nella digestione e contribuiscono a scindere gli alimenti nei costituenti di base
Quali sono le funzioni della saliva?
La saliva ricopre numerose ed importanti funzioni, vediamo le principali. Nella bocca inizia la digestione del cibo, grazie ad un sistema meccanico (masticazione) coadiuvato da reazioni chimiche, rese possibili dalla presenza della saliva.
Come protegge la saliva dall’organismo?
La saliva protegge l’organismo dai microrganismi introdotti con il cibo, grazie ad un agente antibatterico chiamato lisozima, la cui azione protettiva è potenziata dalla contemporanea presenza di immunoglobuline (anticorpi).
Quando vengono attivati gli enzimi?
Gli enzimi vengono prodotti in una forma non attiva e vengono attivati solo quando raggiungono la “sede in cui devono operare”; terminata la loro azione, vengono disattivate. Un enzima, una volta disattivato, non può essere riattivato: per avere un’ulteriore azione catalitica, deve essere sostituito da un’altra molecola di enzima.