Sommario
Cosa si intende per romanico pugliese?
Il romanico pugliese è una cultura artistica sviluppatasi in Puglia tra l’XI e la prima metà del XIII secolo, soprattutto in architettura, scultura e nell’arte del mosaico. Anche la scultura presenta una componente normanna legata al nord Europa.
Perché si afferma lo stile romanico?
L’arte romanica assume l’aggettivo “romanica” perché si sviluppò nei territori che erano stati conquistati dai romani. Il romanico rinnovò principalmente l’architettura e la scultura monumentale, quest’ultima applicata all’architettura stessa (come decorazione di portali, capitelli, lunette, chiostri…).
Quali sono le chiese più importanti del romanico pugliese?
Le chiese romaniche più belle della Puglia
- Cattedrale di Trani. La Cattedrale di Trani è intitolata a Santa Maria Assunta.
- Basilica di San Nicola di Bari.
- Duomo Di Altamura.
- Cattedrale di Otranto.
- Concattedrale di Ostuni.
- Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina.
Qual è il significato del termine romanico?
Romanico: storia e significato del termine La parola “romanico” è stata introdotta solo nella seconda metà del XIX secolo quando è stata contrapposta al termine “gotico” per metterne in evidenza il carattere neolatino, mentre “gotico” indicava un’ arte di origine germanica (da Goti), quindi per certi aspetti barbarica.
Qual è l’epoca romanica?
Generalmente l’epoca romanica viene suddivisa in tre periodi: un primo romanico (intorno al 1000); una fase di maturazione (circa 1080 – 1150) che vede perfettamente sviluppato il repertorio formale dello stile; infine una terza fase ( 1150 – 1250 ), limitata all’ambito germanico e parallela al neonato Gotico francese.
Qual è la corrente romanica?
Il Romanico non è comunque una corrente omogenea, ma con esso indichiamo le numerose esperienze artistiche europee fiorite tra il Mille e la fine del XII secolo. L’arte romanica si chiama così perché riprende alcuni elementi da quella romana (ad esempio la volta a crociera).
Come nacque la scultura romanica?
La scultura romanica nacque in stretto rapporto con l’architettura, decorando capitelli, architravi e archivolti di finestre e portali. Ci fu una ripresa in più centri della scultura su scala monumentale (a Tolosa, a Moissac, a Modena, in Borgogna e nella Spagna settentrionale) a partire dall’XI secolo.