Sommario
Cosa paga il datore di lavoro in caso di maternità?
Il trattamento economico della maternità anticipata segue le stesse regole di quello per la maternità obbligatoria ed è pari all’80% della retribuzione. L’indennità dell’80% è erogata dall’INPS e può essere anche integrata da un ulteriore 20% pagato dal datore di lavoro.
Chi paga in caso di maternità?
In tutti i casi in cui la donna deve astenersi dal lavoro a causa della gravidanza, e dunque anche in caso di maternità anticipata, la lavoratrice ha diritto a percepire dall’Inps l’indennità di maternità pari al 80% della retribuzione giornaliera mediamente percepita.
Quali sono i diritti sul posto di lavoro in gravidanza?
I diritti sul posto di lavoro in gravidanza sono garantiti anche dal Testo Unico in materia di tutela e sostegno della maternità e paternità. Ecco cosa prevede la legge. Lavoro in gravidanza. Il Testo Unico, D.Lgs. 151/2001, tutela tutti i lavoratori subordinati
Come tutela la salute delle lavoratrici dall’inizio della gravidanza?
La legge tutela la sicurezza e la salute delle lavoratrici dall’inizio della gravidanza fino a sette mesi di età del figlio. In quel periodo è vietato adibire la lavoratrice al trasporto e sollevamento pesi, a lavori pericolosi, faticosi e insalubri (per esempio, quelli che espongono a asbestosi e silicosi o a radiazioni ionizzanti, ecc.).
Quando comunicare il proprio stato di gravidanza?
Quando comunicare il proprio stato di gravidanza al datore di lavoro? Una donna, che scopre di essere in stato di gravidanza, ha l’obbligo di informare il proprio datore di lavoro. La domanda che più frequentemente ci si pone riguarda le tempistiche previste per legge entro cui dare la suddetta notizia.
Quali sono i diritti per la gestante in gravidanza?
Oltre alla sua sicurezza sul posto di lavoro in gravidanza, la gestante ha diritto a richiedere permessi retribuiti (o riposi giornalieri) per effettuare visite, esami prenatali, accertamenti clinici effettuabili solo durante l’orario lavorativo.