Sommario
Cosa è successo in Italia dopo la seconda guerra mondiale?
L’Italia, uscita dal fascismo, ancora occupata dalle truppe alleate, economicamente distrutta, è scossa da tensioni e da violenze politiche e portate dalla malavita.
Chi si occupa della ricostruzione della storia?
Storiografo. Lo STORICO studia ed analizza i fatti sociali, politici ed economici delle comunità e società nel corso del tempo. L’attenzione degli STORICI non si rivolge in modo esclusivo ai grandi eventi, ma può riguardare anche la ricostruzione ed analisi della vita quotidiana di persone, comunità e istituzioni.
Quali erano le condizioni dell’italia alla fine della guerra?
Disastrose le condizioni invece delle maggiori città italiane distrutte dai bombardamenti, delle strutture stradali, dell’agricoltura, non tanto per la produzione di grano che nel 1945 era al 75% di quella di prima della guerra, quanto per quella dello zucchero e della carne scesa al 10% e al 25% di quella anteguerra.
Cosa è successo nel dopoguerra?
In Italia, il dopoguerra fu caratterizzato da una profonda crisi che ebbe decisive conseguenze sulla vita futura dello Stato. Nel conflitto il Paese aveva subito pesanti perdite umane (più di 600.000 morti) e gravi danni materiali.
Cosa è cambiato dopo la Seconda Guerra Mondiale?
Dopo il 1945 la pace si insedia in Europa ma quest’ultima si divide in due blocchi: l’Europa orientale e l’Europa occidentale. La linea di demarcazione passa per la Germania. La Germania viene allora divisa in due: la Germania est e la Germania ovest. La vita della gente è molto diversa da una parte e dall’altra.
Come si ricostruisce la storia del passato?
Per ricostruire il passato, lo storico deve dire dove e quando sono avvenuti i fatti di cui si parla, quanto tempo sono durati, quali sono avvenuti prima, quali dopo e quali contemporaneamente.
Cosa ottiene l’Italia alla fine della prima guerra mondiale?
L’Italia ottenne il Trentino (provincia di Trento), l’Alto Adige (provincia di Bolzano),la Venezia Giulia (province di Trieste e Gorizia), l’Istria (provincia di Pola) e la sovranità su alcune città della Dalmazia (per es. Zara) ma non ottenne la città di Fiume.