Sommario
Chi ha un contratto a tempo determinato ha diritto alla tredicesima?
Non conta il tipo di accordo lavorativo: la retribuzione spetta a chi ha un contratto a tempo determinato o indeterminato, full-time o part-time. In quest’ultimo caso però non si parla di tredicesima, ma di una retribuzione oraria maggiorata. Hanno diritto alla gratifica anche i lavoratori domestici.
Quanti mesi devi lavorare per avere la tredicesima?
Può essere percepita anche se non si è lavorato dodici mesi? Sì, affinché la tredicesima mensilità venga erogata è sufficiente aver lavorato 15 giorni.
Come faccio a sapere se ho la tredicesima?
La tredicesima viene generalmente riconosciuta a dicembre, assieme all’ultima busta paga dell’anno. Il datore di lavoro può emettere un cedolino separato, apposta per la tredicesima. Ma può essere anche inserita nel cedolino di dicembre, o del mese in cui viene erogata.
Qual è la durata massima del contratto a tempo determinato?
I limiti e la durata massima del contratto a tempo determinato sono stati modificati con il Jobs Act del 2014, con il quale è stato stabilito che questi tipo di rapporti di lavoro possono durare fino ad un massimo di 36 mesi. Alla scadenza il contratto di lavoro a tempo determinato si risolve automaticamente.
Qual è il numero massimo di contratti a tempo determinato?
A ciascun datore di lavoro è consentito stipulare un numero complessivo di contratti a tempo determinato non superiore al 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell’anno di assunzione, con un arrotondamento del decimale all’unità superiore qualora esso sia eguale o superiore a 0,5.
Quando è necessaria la proroga del contratto a tempo determinato?
La proroga deve riferirsi alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto a tempo determinato è stato stipulato e l’indicazione della causale è necessaria solo quando il termine complessivo superi i dodici mesi.
Qual è la durata del contratto a tempo indeterminato?
intervallo di 10 giorni se la durata del primo contratto è inferiore ai 6 mesi; intervallo di 20 giorni se la durata del primo contratto è superiore ai 6 mesi. Il mancato rispetto di queste interruzioni temporali determina la conversione del contratto a termine in contratto a tempo indeterminato.