Sommario
Che tipo di romanzo è una storia semplice?
Narrativa
Mystery
Una storia semplice/Generi
Quando si svolge una storia semplice?
Tempo e luogo del racconto La storia si svolge in un paesino di campagna nella Sicilia degli inizi anni ’90, più precisamente a Monterosso e in contrada Cotugno, dove è situata il villino di Roccella.
Chi ha ucciso Roccella Una storia semplice?
Roccella fu subito ucciso dal commissario che si impossessò del quadro e, per farlo sparire, lo portò dal capostazione suo complice (per nasconderlo in un luogo introvabile e più sicuro). L’uomo però oppone resistenza e si rifiuta di collaborare, tanto da essere ucciso, insieme con il macchinista.
Quanto dura una storia semplice?
Una storia semplice (film)
Una storia semplice | |
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Anno | 1991 |
Durata | 94 min |
Genere | drammatico, giallo |
Regia | Emidio Greco |
Quante pagine ha una storia semplice?
Piccolo gioiellino di appena cinquanta pagine, magari da leggeretra un romanzo e l’altro. Il titolo riassume benissimo la storia, perfette sono queste 55 pagine (effettive) scritte con un linguaggio semplice come il titolo, arricchite da un tocco di sicilianità non dialettale ma nella costruzione delle frasi.
Dove si svolge una storia semplice?
Una storia semplice (romanzo)
Una storia semplice | |
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Genere | Romanzo |
Sottogenere | Giallo |
Lingua originale | italiano |
Ambientazione | Sicilia |
Chi è padre Cricco?
– Padre Cricco è un parroco, incaricato da Roccella di controllare, di tanto in tanto, la villa in sua assenza. – L’uomo della Volvo è un testimone che si trova sulla scena di un crimine per puro caso. – La signora Roccella, moglie della vittima, arriva in Sicilia da Stoccarda. Il figlio invece vive a Edimburgo.
Dove è stato pubblicato Una storia semplice?
Dove è ambientato una storia semplice?
Chi è Roccella Una storia semplice?
Giorgio Roccella, un diplomatico in pensione, che dopo la separazione dalla moglie abita con il figlio a Edimburgo, ritorna in Sicilia, nel paese d’origine, perché desidera recuperare due pacchetti di lettere, uno indirizzato da Garibaldi al bisnonno e l’altro da Pirandello al nonno.