Sommario
Chi dà i soldi alla Comunità Europea?
Le fonti di finanziamento dell’UE comprendono: i contributi dei paesi membri, i dazi all’importazione sui prodotti provenienti dall’esterno dell’Unione, un nuovo contributo basato sui rifiuti di imballaggi di plastica non riciclati, e le multe applicate alle imprese che non rispettano la normativa europea.
Quanto ci costa l’Unione europea?
Unione europea
Paesi membri | |
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Superficie | 4 233 262 km² |
Popolazione | 446 834 578 ab. |
Densità | 105,5 ab./km² |
Fusi orari | UTC/+1/+2 (regioni periferiche: -4 e +4) |
A cosa si limitano per il momento le risorse proprie dell’Unione che contribuiscono al bilancio comunitario?
La decisione sulle risorse proprie del 21 aprile 1970 ha dotato la Comunità economica europea (CEE) di risorse proprie. Queste ultime sono attualmente limitate al massimale dell’1,40% del reddito nazionale lordo (RNL) dell’UE[6].
Quanto spende ogni cittadino per il bilancio dell’UE?
244 euro
Il Bilancio annuale dell’Unione europea (UE) equivale a circa l’1 % della ricchezza nazionale dell’UE, un importo pro capite per cittadino UE pari all’incirca a 244 euro.
Quali sono le persone fisiche residenti in Ungheria?
Le persone fisiche residenti in Ungheria sono soggette a tassazione su tutti i redditi di fonte worldwide. Mentre le persone fisiche non residenti soltanto sui redditi di fonte ungherese. Le persone fisiche sono considerate residenti, ai fini fiscali, in Ungheria se possiedono la dimora o il domicilio nel territorio.
Cosa prevede la normativa ungherese?
La normativa ungherese non prevede un regime fiscale particolare per i gruppi di società. Al fine di favorire l’impiego di capitale estero, la normativa ungherese prevede un particolare regime fiscale per le Hungarian Off-Shore Company (Hoc). Si tratta di un regime che consiste in una tassazione fissa nella misura del 3% del reddito di impresa.
Qual è la convenzione tra Italia e Ungheria?
La Convenzione in vigore tra Italia e Ungheria evita la doppia imposizione. I soggetti italiani possono chiedere il rimborso della parte dell’imposta eccedente la percentuale di aliquota italiana pagata sui dividendi. La richiesta deve essere accompagnata da un certificato dello Stato italiano,