Sommario
Cosa si mangiava anni 70?
Per dire, le uova e i pomodori ripieni ( a fianco), l’insalata russa sformata in un ammasso gelatinoso, il famigerato aspic (foto sopra), i cocktail di scampi, oltre che i vol au vent giganti farciti di tortellini alla panna, il vitello tonnato, le iconiche corone di costolette.
Cosa mangiavano gli italiani negli anni 70?
L’abbinamento tra terra e mare è un altra moda tipica degli anni ’70: abbinare funghi e gamberetti, prosciutto e alici, salmone e pomodoro. Il tutto con l’immancabile panna. Gli altri ingredienti sono panna e sugo di pomodoro. Il principe dei dessert anni ’70, benché inventato in piena Belle Époque.
Come si mangiava negli anni 80?
Primi
- Pasta alle 3P (panna, prosciutto, piselli)
- Pasta all’arrabbiata.
- Pasta (pennette, sedanini o gramigna) Mammarosa con salsiccia e panna.
- Pennette (o penne) alla vodka.
- Penne (o farfalle) con panna e salmone affumicato.
- Riso con salmone e petali di rosa.
- Risotto alle fragole.
- Risotto allo Champagne.
Cosa mangiavano i poveri nel 600?
I poveri mangiavano prevalentemente cereali, talvolta grano, più spesso segale e orzo che consumavano sotto forma di pane, zuppe o minestre, di farinata che era una specie di polenta. C’erano poi ortaggi e legumi: lattughe, rape, cipolle, zucche, cavoli.
Come si mangiava negli anni 40?
In quegli anni la dieta di una famiglia operaia consisteva indicativamente in: Colazione a base di pane, frutta e poco companatico, latte o formaggio ad esempio. Non era diffuso come oggi il consumo di cibi dolci. Per pranzo una minestra di brodo vegetale con pasta, patate e/o legumi.
Che si beveva negli anni 80?
Se ci si era riempiti avidamente e scompostamente di cibo, cosa che avveniva anche e soprattutto negli spensierati anni Ottanta, bastava un bicchierino di Jagermeister, amaro a base di erbe potentissime, o un liquore al maraschino. Le palestre che promettevano risultati pneumatici rilevanti non c’erano ancora.
Come si mangiava nel 600?
L’eredità medievale includeva pure tutte le carni arrosto: pavoni, capponi, pollastre, selvaggina da penna e volatili in genere. Perdurava la predilezione per le torte e i pasticci in crosta, nei quali tuttavia non erano quasi più rinchiusi gli animali interi quanto piuttosto le loro carni disossate.
Come si mangiava una volta?
Come carne consumavano maiale, cervo, lepre e orso arrosto. Come pesce avevano anguille, capitoni e orate. I più poveri, però, si dovevano accontentare di pane, olive, polenta, verdure, pesce in salamoia, frattaglie e castagne.