Sommario
Come lavora la Corte?
La Corte si riunisce in camera di consiglio, di regola, ogni due settimane, in concomitanza con l’udienza pubblica (la settimana alterna è utilizzata dai giudici per il lavoro individuale, di preparazione delle cause e di redazione dei testi delle decisioni).
Come ci si rivolge alla Corte costituzionale?
127 della Costituzione e la legge costituzionale 1/1948 prevedono due modalità diverse: il giudizio in via principale e quello in via incidentale. I soli soggetti legittimati ad impugnare una legge di fronte alla Corte Costituzionale in via principale sono lo Stato e le Regioni.
Come giudica la Corte costituzionale?
giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni; la legge costituzionale n. 1/1953, all’articolo 2, estende le competenze della corte anche al giudizio di ammissibilità dei referendum abrogativi di leggi ordinarie esistenti.
Quando ci si rivolge alla Corte costituzionale?
Si ha ricorso in via principale quando la questione di legittimità costituzionale viene sollevata direttamente innanzi alla Corte costituzionale. Il ricorso può essere proposto dallo Stato contro leggi regionali o dalla Regione contro leggi statali o di altre Regioni. L’art. 127 Cost.
Chi può chiamare in causa la Corte Costituzionale?
Qualunque cittadino, il Capo dello Stato, il Governo, minoranze parlamentari, organi giudiziari? Tutto questo si svolge nella logica dello Stato “regionale”, in cui è la Costituzione a ripartire le competenze fra Stato e Regioni, con la Corte costituzionale che funge da “arbitro” nelle relative controversie.
Chi controlla che la Costituzione venga rispettata?
La funzione di controllo costituzionale, dunque, è affidata a questa speciale Corte che ha sede a Roma, nello storico palazzo della Consulta, ed è stata introdotta per la prima volta con la Costituzione repubblicana a garanzia dei diritti dei cittadini.
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