Quali sono i pilastri di Basilea 2?
L’accordo è strutturato in tre “pilastri”: Requisiti patrimoniali; Controllo delle autorità di vigilanza; Disciplina di mercato e trasparenza.
Quale tra i seguenti e il terzo pilastro di Basilea II?
Terzo Pilastro (Disciplina di Mercato) Introduce l’obbligo di informare il pubblico con apposite tabelle informative sulla propria adeguatezza patrimoniale all’esposizione ai rischi ed alle caratteristiche generali dei sistemi di gestione, controllo e monitoraggio dei rischi stessi.
Qual è il secondo pilastro di Basilea 2?
Il secondo pilastro mira ad aumentare i poteri ispettivi e discrezionali delle varie autorità di Vigilanza competenti, affiancando ai requisiti minimi basati su un puro calcolo algebrico un insieme di ulteriori vincoli operativi e organizzativi sulle procedure poste in essere da una banca nella misura e nel governo dei …
A cosa si riferisce il primo pilastro di Basilea 2?
Il primo pilastro è un affinamento della misura prevista dalla prima versione dell’accordo del 1988, che richiedeva un requisito di accantonamento del 8 per cento. Basilea II tiene conto, oltre che del rischio di credito, del rischio operativo (frodi, caduta dei sistemi, eccetera) e del rischio di mercato.
Cosa introduce Basilea 2?
Basilea II, infatti, introduce la possibilità, per gli istituti di credito, di affiancare ai rating emessi dalle agenzie specializzate, anche rating prodotti al proprio interno. garantendo agli istituti un maggior numero di informazioni rilevanti e permettendo loro di formulare valutazioni più concrete e realistiche.
Cosa introduce Basilea 3?
L’accordo Basilea 3 introduce una nuova metodologia per il calcolo del rischio operativo. Secondo Basilea 3, le banche devono dotarsi di adeguati sistemi di governance e di un’ampia base di dati e informazioni per il calcolo del proprio rischio operativo.
Quali sono i rischi di primo e secondo pilastro?
Per “requisito di secondo pilastro” (Pillar 2 Requirement, P2R) si intende un requisito patrimoniale aggiuntivo specifico di ogni banca che si applica per fronteggiare i rischi sottostimati o non compresi nell’ambito del requisito patrimoniale minimo, noto come “requisito di primo pilastro”.