Sommario
Cosa succede se il titolare non paga i contributi?
Il mancato versamento contributi INPS da parte del datore di lavoro è un reato penale punito con una sanzione che prevede la reclusione fino a tre anni e con una sanzione. Il lavoratore deve informare immediatamente l’Inps che, insieme all’Agenzia delle Entrate, provvederà ad effettuare la verifica.
A cosa si va incontro se non si paga l’INPS?
La sanzione in caso di pagamento dei contributi inps in ritardo entro un mese, ammonta allo 1,5%. Dopo un mese ma entro i 90 giorni, le sanzioni dovute sono calcolate 1,6%. Se il ravvedimento è fatto entro 2 anni dalla scadenza, la sanzione ammonta al 4,2%. Dopo i 2 anni, la sanzione ammonta al 5% dell’importo dovuto.
Come vengono calcolate le sanzioni INPS?
Il mancato o ritardato pagamento, ossia l’omissione contributiva, per il quale è previsto il pagamento di una sanzione civile annua pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti, per un importo massimo del 40 per cento dei contributi non corrisposti.
Come posso recuperare anni di contributi non versati?
La domanda si presenta online all’INPS attraverso il servizio dedicato. In alternativa, può essere effettuata tramite: Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164164 da rete mobile; enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Come rateizzare contributi Inps non pagati?
Il modello di domanda può essere reperito presso ogni sede Inps, oppure può essere scaricato da qui. E’ possibile richiedere una rateazione fino ad un massimo di 24 rate. Solo per casi eccezionali (calamità naturali,e tc.) é possibile chiedere fino ad un massimo di 36 rate.
Come pagare F24 Inps in ritardo?
Il ravvedimento operoso permette di sanare un f24 pagato in ritardo attraverso il versamento di una sanzione ridotta. Questo meccanisco può essere utilizzato solo quando un contribuente spontaneamente decida di rimediare alle violazioni commesse, prima di essere “scoperto” dal fisco.