Sommario
Quando è stata scoperta la scarlattina?
– Malattia infettiva, contagiosa, del gruppo delle cosiddette “affezioni esantematiche”, per la caratteristica eruzione cutanea che l’accompagna. La sua storia si confonde con quella del morbillo, e bisogna giungere al sec. XVI per trovarne un’esatta descrizione, quale ne fece per primo G. F.
A cosa è dovuta la scarlattina?
La scarlattina è una malattia esantematica contagiosa causata da ceppi di Streptococco Beta Emolitico di gruppo A (SBEGA) che producono una tossina detta tossina pirogenica. La tossina pirogenica, nei bambini suscettibili, passa in circolo causando l’esantema e gli altri sintomi della malattia.
Come si cura la scarlattina?
La terapia per la scarlattina consiste nella somministrazione di antibiotici per circa 8-10 giorni attivi sull’infezione streptococcica (penicillina, amoxicillina, cefalosporina), antipiretici e un’adeguata idratazione. È consigliabile il riposo a letto, soprattutto fin quando il soggetto è febbricitante.
Quanto tempo impiega a passare la scarlattina?
Il rash di scarlattina di solito svanisce il sesto giorno dopo l’inizio del mal di gola, ma la pelle che è stata coperta dall’eruzione cutanea può iniziare a sfaldarsi. Questo spellamento può durare fino a 10 giorni.
Quando non è più contagiosa la scarlattina?
I malati sono contagiosi 1-5 giorni prima dello sviluppo dei sintomi e per tutta la durata della malattia se non viene instaurata una adeguata terapia. In caso di trattamento antibiotico adeguato (Penicilline) il bambino non è più contagioso dopo 48 ore dall’inizio della terapia.
Quanto dura la scarlattina negli adulti?
Impossibile da prevenire con un vaccino, la scarlattina negli adulti tende a risolversi in modo positivo nell’arco di una settimana, a patto che la terapia sia adeguata e tempestiva.
Come si fa a prendere la scarlattina?
Nella scarlattina il contagio è diretto e avviene attraverso le goccioline respiratorie, ma si può trasmettere anche attraverso gli oggetti contaminati grazie alla capacità dello Streptococco beta-emolitico di gruppo A di sopravvivere nell’ambiente.