Sommario
Quali sono i buoni pasto?
Il più noto dei buoni pasto è il Ticket Restaurant, ma esso di certo non è l’unico. Il servizio, infatti, è fornito in concorrenza da numerose società che, tuttavia, devono rispettare precisi requisiti fissati oggi dal decreto legislativo numero 50/2016. L’attività di emissione, in particolare, può essere svolta esclusivamente da società di
Come funziona il buono pasto cartaceo?
Al vantaggio dal punto di vista economico del buono pasto cartaceo va aggiunta la comodità di quello elettronico, dove su un’unica tessera viene caricato (solitamente ogni mese) l’intero valore dei buoni che spettano per il mese successivo.
Quali sono i vantaggi offerte dal buono pasto elettronico?
Oltre al trattamento fiscale e previdenziale agevolato di cui godono i buoni elettronici, sono infatti deducibili al 100% con IVA agevolata al 4% completamente detraibile ed esenti da contributi fiscali, previdenziali ed assistenziali fino all’importo di 7 euro per persona al giorno, i vantaggi offerte dal buono pasto elettronico riguardano:
I buoni pasto, conosciuti anche come ticket restaurant, dal nome di alcuni dei voucher più diffusi, costituiscono un reddito esente da tassazione e da contribuzione Inps, sino al valore, per singolo buono, di 5,29 euro; se il ticket, però, è elettronico, grazie alla legge di stabilità 2015 [1], risulta esentasse sino all’ammontare di 7 euro.
Quali sono i buoni pasto di vario importo?
Esistono buoni pasto di vario importo: di solito l’importo minimo è di 2 euro, mentre quello massimo è di 15 euro. È possibile spenderne fino a 8 alla volta, ma l’azienda può imporre altre limitazioni: per esempio che si possano spendere solo a pranzo e solo durante i giorni lavorativi (non festivi), ecc.
Quali sono i soggetti coinvolti nella gestione dei buoni pasto?
Nella gestione dei buoni pasto rientrano quattro soggetti: Azienda emittente, ossia quella che stampa e vende i buoni pasto al tuo datore di lavoro; Aziende pubbliche o private che comprano i buoni pasto e li consegnano ai propri dipendenti; Dipendenti, che usano il buono pasto nei negozi convenzionati;
Chi ha diritto al buono pasto?
Hanno diritto al buono pasto sia le dipendenti del settore pubblico che privato, chiaramente se previsto dal proprio CCNL o dal proprio contratto. I buoni maturano anche durante le ore di allattamento. Non ha invece diritto ai buoni pasto durante il congedo parentale (congedo di maternità facoltativa).
Quando dovrebbero essere esclusi i buoni pasto?
Esenzione 2020 buoni pasto. A partire dal 2020, secondo quanto previsto nelle ultime bozze della legge di Bilancio, le soglie di esenzione dei buoni pasto dovrebbero cambiare. In particolare, i buoni pasto cartacei dovrebbero essere esclusi dalla retribuzione imponibile fino a 4 euro per giorno lavorato, sino a 8 euro se elettronici
Quali sono i vantaggi per i buoni pasto elettronici?
I vantaggi fiscali previsti per i buoni pasto elettronici non consistono soltanto nell’esenzione dalla tassazione fino al valore di 7 euro di ciascun buono pasto.