Qual è la procedura del licenziamento collettivo?
La procedura del licenziamento collettivo appena descritta è obbligatoria ricorrendo le condizioni prima esaminate. Ne consegue che la violazione dei passaggi o dei termini indicati da parte del datore di lavoro implica l’applicazione di sanzioni pecuniarie amministrative, oltre al risarcimento dei danni nei confronti dei lavoratori
Quali sono le distinzioni tra il licenziamento individuale e quello collettivo?
Nonostante le riforme degli ultimi anni abbiano inciso pesantemente sulla disciplina dei licenziamenti, a tutt’oggi permane una importante distinzione tra il licenziamento individuale e quello collettivo: nel primo caso, infatti, ad essere coinvolto è un singolo lavoratore, mentre nel secondo, quando il datore di lavoro decide di licenziare
Come deve essere valido un licenziamento?
1 – Innanzitutto per essere valido un licenziamento deve essere accompagnato da una lettera formale nella quale sarà chiesto al lavoratore di apporre una firma. Qualora ci si rifiuti di firmarla, sarà premura del datore di lavoro inviarla a casa tramite raccomandata.
Come faccio a licenziare un lavoratore?
Per fare un esempio, se sei un lavoratore assunto da meno di cinque anni ed inquadrato al VI livello del Ccnl Commercio, puoi licenziarti dando all’azienda un preavviso di 15 giorni di calendario.
Come avviene la riduzione del personale con i licenziamenti collettivi?
La riduzione del personale con i licenziamenti collettivi è regolata direttamente dalla Legge n. 223 del 23 luglio 1991, dunque dalla Legge Fornero e infine, con il Job Act che ha operato su essa sostanziali modifiche. La Legge n.223/91 prevede una specifica procedura per i licenziamenti collettivi,
Quando si parla di licenziamento?
Il licenziamento si ha quando il datore di lavoro decide unilateralmente di porre fine al rapporto con uno o più dipendenti. Nel primo caso si parla di licenziamento individuale, nel secondo, se i lavoratori licenziati sono almeno 5 nell’arco di 120 giorni, di licenziamento collettivo.
Quali sono i criteri di scelta dei lavoratori da licenziare?
I criteri di scelta dei lavoratori da licenziare. Nella scelta dei lavoratori da licenziare l’impresa deve attenersi ai criteri stabiliti dai contratti collettivi stipulati con i sindacati maggiormente rappresentativi sul piano nazionale o, in mancanza di questi, ai seguenti criteri dettati dall’articolo 5 del decreto legislativo 223 del 1991:
Cosa distingue il licenziamento per giustificato motivo soggettivo?
licenziamento per giustificato motivo soggettivo: ciò che lo distingue dalla giusta causa di licenziamento è solo la gravità del fatto commesso. In questo caso il fatto è grave, tanto da portare al licenziamento, ma non così grave da negare al dipendente il periodo di preavviso che, dunque, dovrà essere riconosciuto.