Cosa cambia sulle pensioni nel 2022?
La novità più importante è il superamento di Quota 100 che diventa Quota 102, ma solo per un anno. Con Quota 102 nel 2022 sarà possibile andare in pensione anticipata con 64 anni di età e 38 anni di contributi. Il diritto, se conseguito entro il 31 dicembre 2022, potrà essere esercitato anche successivamente.
Cosa cambia nelle pensioni di vecchiaia?
Con il decreto del 5 novembre 2019, il MEF ha tuttavia stabilito, sulla base delle rilevazioni Istat sulla speranza di vita media, che il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia resterà fermo a 67 anni anche per il biennio 2021-2022.
Come deve essere indicata la pensione?
La pensione è considerata come un qualsiasi altro reddito e dovrà essere indicata, nei casi in cui sia obbligatoria la compilazione del modello Redditi (ex Unico) o 730, proprio nella dichiarazione reddituale dell’anno in cui viene percepita.
Come viene calcolata la pensione?
Anche per quanto riguarda la pensione la tassazione viene calcolata sulla base di aliquote proporzionali suddivise in scaglioni di reddito (più questo è elevato e maggiore sarà l’aliquota applicata).
Qual è la no tax area dei pensionati?
Per i pensionati , sia al di sotto che al di sopra dei 75 anni, esiste la cosiddetta no tax area: si tratta di una fascia di reddito al di sotto della quale l’importo della detrazione supera l’importo dell’imposta sul reddito. In pratica, se il reddito non supera il limite della no tax area, non si paga Irpef sulla pensione;
Qual è l’importo lordo della pensione?
In estrema sintesi, sull’importo lordo della pensione si applicheranno le aliquote Irpef (oltre alle addizionali dell’Irpef previste dalle singole regioni e dai singoli Comuni), mentre se l’importo della pensione percepita in un anno è inferiore ad euro 8.125,00 non si dovrà pagare nulla. La pensione, quindi, dal punto di vista fiscale