Sommario
Come contestare il pagamento del bollo auto?
Puoi presentare una richiesta di annullamento dell’avviso di accertamento per il bollo auto inviando una raccomanda o una Pec all’ufficio tributi della Regione, della Provincia Autonoma o dell’Agenzia delle Entrate che ti ha spedito la richiesta di pagamento.
Quando il bollo auto non si paga più?
Con la legge di bilancio 2022 invece sono attese novità sul bollo auto. Dal 1 novembre 2021 il bollo auto è stato cancellato. E non si pagherà più. Il bollo auto non si paga solo per le pendenze fiscali degli anni tra il 2000 e 2010, su cui l’agente della riscossione non è stato in grado di riscuotere il debito.
Quando tolgono il bollo in Italia?
In quanto la cancellazione del bollo auto è legata ad un provvedimento di stralcio delle cartelle esattoriali. Un provvedimento che è stato varato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. E che riguarda il periodo 2000-2010. Quindi, ecco per chi sarà cancellato il bollo auto il 30 ottobre del 2021.
Quali sono le tasse casa di proprietà?
Le tasse casa di proprietà sono: Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche); le addizionali regionali e comunali all’Irpef e la IUC (Imposta Unica Comunale), che a sua volta è formata da TASI (Tributo per i Servizi Indivisibili), IMU (Imposta Municipale Unica) e TARI (Tassa Rifiuti).
Come si calcola la tassazione sulla vendita di un immobile?
La tassazione sulla vendita di un immobile si basa sostanzialmente sulla plusvalenza realizzata e indirettamente sul prezzo indicato nell’atto di cessione. Tale cifra, stabilita dal venditore, dovrebbe essere almeno di pari valore rispetto alle quotazioni previste dal mercato.
Come prevede la tassazione separata?
La tassazione separata prevede che alla plusvalenza generata al momento della vendita dell’immobile venga applicata un’imposta sostitutiva del 20%. È necessario però che il contribuente al momento della cessione ne faccia espressa richiesta al notaio.
Cosa prevede la tassazione ordinaria?
La tassazione ordinaria. La tassazione ordinaria prevede che la plusvalenza che si realizza con la vendita di un immobile vada a confluire nel reddito complessivo e sia quindi cumulata con gli altri redditi imponibili ai fini Irpef.