Sommario
- 1 Cosa sono i contratti di locazione concordati?
- 2 Quali sono le regole per un affitto breve?
- 3 Cosa deve fornire l’inquilino per un contratto di affitto?
- 4 Quando conviene canone concordato?
- 5 Quanto si risparmia con il canone concordato?
- 6 Quanto si risparmia con canone concordato?
- 7 Quali sono i vantaggi del canone concordato?
Cosa sono i contratti di locazione concordati?
Per “Canone Concordato” si intendono tutti quei contratti di locazione che vengono stipulati rispettando gli accordi siglati a livello locale dalle organizzazioni di categoria più rappresentative, sia dei locatori che degli inquilini.
Quali sono le regole per un affitto breve?
Anche una locazione per un breve periodo di tempo comprende determinate regole per l’affitto. Per affitto breve si intende quello che dura meno di un mese (pensa, ad esempio, alla casa delle vacanze). Per questo tipo di contratto non è previsto l’obbligo di registrazione all’Agenzia delle Entrate. Le regole previste sono:
Quali sono le regole del contratto di affitto breve?
Le regole peculiari del contratto di affitto breve sono: Il proprietario chiede al conduttore una cauzione che copre eventuali danni, in assenza dei quali la restituisce alla fine della locazione; Alla fine della locazione il proprietario rilascia la quietanza di pagamento.
Come si deve affittare una casa?
Prima di affittare una casa é necessario assicurarsi dell’effettiva funzionalità dell’immobile e quindi: Che tutti gli impianti siano a norma; Che gli elettrodomestici (se inclusi nell’affitto) funzionino; Che sull’immobile non gravino ipoteche, pignoramenti o cartelle Equitalia;
Cosa deve fornire l’inquilino per un contratto di affitto?
Per la stipula di un contratto di affitto, l’inquilino deve fornire al proprietario: Un documento di identità (carta di identità o patente);
Quando conviene canone concordato?
Tirando le somme, si può dire che l’affitto a canone concordato è senza dubbio conveniente. Tuttavia, nel caso in cui l’affitto del mercato libero non eccede di un valore superiore al 25% quello a canone concordato, i vantaggi di quest’ultimo non sono più così netti.
Come funziona affitto a canone concordato?
Con canone concordato si intende il contratto di locazione in cui la misura del canone, oltre alla durata e ad altri aspetti del contratto, è stabilito entro importi minimi e massimi da parte di organizzazioni locali che stipulano degli accordi.
Cosa significa canone concordato con cedolare secca?
Cedolare secca 10% per affitti a canone concordato, cos’è? La cedolare secca al 10% è il regime di tassazione agevolato che può essere utilizzato esclusivamente per affitti a canone concordato o equo canone determinato dalle associazioni di categoria, sindacati dei proprietari e degli inquilini.
Quanto si risparmia con il canone concordato?
Riduzione della base imponibile per l’imposta di registro – Per i contratti di locazione a canone concordato è prevista una riduzione del 30% della base imponibile sulla quale calcolare l’imposta di registro.
Quanto si risparmia con canone concordato?
Riduzione di imposta al 75% per contratti a canone concordato. La seconda agevolazione IMU consiste nella riduzione di imposta al 75%. Gli immobili locati con canone concordato hanno quindi diritto ad uno sconto pari al 25% dell’imposta, ottenuta moltiplicando il valore catastale dell’immobile per l’aliquota IMU.
Cosa non deve mancare in un contratto di locazione?
Dati dell’immobile
- Comune;
- indirizzo esatto;
- numero civico;
- numero interno;
- dati catastali (foglio, particella, subalterno, categoria, classe, numero dei vani e rendita);
- l’uso a cui è destinato l’immobile (abitazione, ufficio, albergo, laboratorio, ecc. );
- descrizione dell’immobile.
Quanto dura il contratto a canone concordato?
Durata : non può essere inferiore ai 3 anni con un rinnovo automatico per altri 2 anni. Gli accordi locali possono prevedere contratti più lunghi bilanciando la durata con aumenti del canone.
Quali sono i vantaggi del canone concordato?
I vantaggi del canone concordato sono principalmente fiscali. Inoltre i diversi benefici di questo tipo di contratto possono essere non solo per il proprietario dell’immobile, bensì anche per l’inquilino. Le agevolazioni per il proprietario dell’abitazione sono: l’aliquota fissa del 10% invece che del 21%