Sommario
Come si firma il mutuo?
Il garante, quindi, firma il mutuo come se lo avesse richiesto lui, dichiara di poter sostenere l’onere della rata, deve presentare tutta la documentazione al pari del richiedente titolare e sarà responsabile e chiamato a rimborsare nel caso in cui il richiedente non ottemperasse al suo onere.
Quanto tempo passa dalla richiesta del mutuo alla sua erogazione?
Quanto tempo passa dalla richiesta del mutuo alla sua erogazione? I tempi per ottenere il mutuo, a partire dalla presentazione della documentazione fino all’effettiva erogazione della somma sul tuo conto, variano di solito dai 30 ai 60 giorni.
Qual è l’importo minimo per un mutuo?
Qual è l’importo minimo che posso richiedere per il mutuo? Quando richiedi un mutuo, l’importo non può essere inferiore a 30.000 euro, tranne nel caso di mutuo con finalità di surroga, per il quale l’importo minimo è pari a 50.000 euro.
Chi è il garante del Mutuo?
Il garante del mutuo è una persona che, insieme al richiedente, firma la richiesta di prestito. In caso il richiedente non possa pagare una o più rate, o sospendesse del tutto i pagamenti per un qualsiasi motivo, economico o personale, la banca chiederà al garante, o fideussore, di rimborsare al suo posto.
Quali sono le detrazioni del Mutuo?
Interessi mutuo: 1uali sono le detrazioni fiscali. L’entità della detrazione è pari al 19% di quanto pagato per gli interessi passivi, per le spese e per gli oneri accessori per un importo massimo di 4.000 euro.
Quali sono i requisiti minimi del garante del Mutuo?
Quali sono i requisiti minimi del garante. Il garante del mutuo è una persona che, insieme al richiedente, firma la richiesta di prestito. In caso il richiedente non possa pagare una o più rate, o sospendesse del tutto i pagamenti per un qualsiasi motivo, economico o personale, la banca chiederà al garante, o fideussore, di rimborsare al suo posto.
Cosa ha diritto il titolare del contratto di mutuo?
Ha diritto al beneficio fiscale esclusivamente il titolare del contratto di mutuo che sia anche il proprietario dell’immobile. Se il contratto è cointestato, ad esempio con il coniuge, anche quest’ultimo ha diritto alla detrazione per la parte spettante, cioè il 19% sul tetto massimo di 2.000 euro, a patto che non sia fiscalmente