Sommario
A cosa servono i PIR?
I piani individuali di risparmio (in acronimo PIR) sono una forma d’investimento incentivata fiscalmente in Italia. Sono stati introdotti nell’ordinamento italiano con la legge di stabilità 2017 per aumentare gli investimenti nelle aziende italiane mediante il risparmio delle persone fisiche italiane.
Quanto si devono tenere i PIR?
Il legislatore inoltre impone un periodo minimo di detenzione del PIR in 5 anni per ci un orizzonte di medio lungo periodo con CAP di valore. Sarà possibile anche disinvestire le somme ma dovranno essere reinvestite al più entro 30 giorni per non perdere il beneficio fiscale.
Cosa contengono i PIR?
PIR, LE NOVITA’ 2019 A differenza di quelli vecchi i nuovi prodotti devono obbligatoriamente investire il 3,5% del 21% extra FTSE Mib (ossia il 30% del 70%) in strumenti finanziari – quindi obbligazioni e azioni – di piccole e medie imprese (PMI) ammesse alle negoziazioni su AIM Italia.
Cosa sono i PIR assicurazione?
Pir è l’acronimo di piani individuali di risparmio, una nuova soluzione finanziaria, introdotta nel 2017, destinata ai piccoli risparmiatori con lo scopo di facilitare e incrementare gli investimenti dei privati nelle imprese italiane. L’investimento totale del piano non potrà superare i 150.000 euro.
Qual è il limite annuale di contribuzione a un PIR per un investitore privato persona fisica?
È previsto un limite massimo dell’importo investito, che non può superare complessivamente il valore di 150mila euro (plafond complessivo), con un limite annuo di 30mila euro (plafond annuo).
Qual è l’obiettivo dei PIR alternativi?
I PIR Alternativi sono dei Piani individuali di risparmio finalizzati ad incentivare gli investimenti, sia in capitale di rischio che in capitale di debito, nell’economia reale e, nello specifico, nelle società non quotate, come ScaleUp e PMI.