Sommario
Cosa fa un litografia?
La litografia è una tecnica di stampa chimico-fisica delle immagini. Il procedimento è basato sull’utilizzo di una matrice piana: le parti stampanti e non stampanti sono poste sullo stesso piano. Per litografia si intende anche la riproduzione ottenuta con tale procedimento.
Cosa serve per fare una litografia?
L’inchiostro aderisce dove c’è il disegno e viene respinto dalla pietra bagnata. Si mette il foglio di carta da stampare, si aggiungono altri fogli ed un cartone grassato e alla fine il tutto viene compresso. Ad operazione ultimata, il foglio viene tolto e fatto asciugare.
Come si fa la stampa litografica?
La stampa litografica si basa sull’incompatibilità di alcuni inchiostri con l’ acqua. La matrice, fatta di pietra calcarea, granulosa e costituita da carbonato di calcio, deve avere uno spessore che vada dai 6 ai 12 cm. Inoltre, la pietra deve essere compatta ed omogenea per evitare fratture sotto la pressione del torchio.
Quando venne inventata la litografia?
La nascita della litografia. La litografia venne inventata dal boemo Aloys Senefelder nel 1798 o 1799. Il termine comparve in Francia, attorno al 1803 e da qui si diffuse. Nel 1818 Senefelder pubblicò un manuale, Vollständiges Lehrbuch der Steindruckerei, nel quale prevedeva ogni sorta di innovazioni.
Cosa sono i Litografi?
I litografi si servono di una sostanza grassa mescolata a un pigmento (in generale, nerofumo), il che consente di constatare l’effetto nel corso del lavoro. Tale sostanza grassa è sia una matita tipografica, sia un inchiostro applicato a pennello o a penna, e che è possibile diluire in lavis litografico.
Cosa è la pietra litografica?
La pietra litografica è un calcare fine, abbastanza duro e omogeneo, i cui giacimenti si trovano in Baviera, e che viene tagliato in lamine di spessore variabile. La pietra viene pulita e, tracciandovi segni grassi e poi inumidendola, si vede che l’acqua non aderisce a tali tracce.