Quanto periodo di prova?
Quanto può durare questo periodo di prova? Dipende dal contratto collettivo di lavoro, non esiste un tempo uguale in tutti i casi. Comunque, il patto di prova non può superare i 6 mesi e deve essere sempre retribuito.
Quando è previsto il periodo di prova?
Il periodo di prova è il tempo previsto da qualsiasi tipologia di contratto di lavoro che consente alle parti di valutare la convenienza del rapporto. Scatta nel momento in cui avviene l’assunzione e sempre prima che abbia inizio tale periodo, pena la nullità della prova stessa e la sua conversione in rapporto definitivo.
Qual è il periodo di prova del datore di lavoro?
Anche il contratto dei lavoratori domestici può prevedere un periodo di prova regolarmente retribuito. Il datore di lavoro lo può inserire nella lettera di assunzione. La durata è stabilita dal contratto nazionale e dalla legge e varia a seconda dell’inquadramento, ovvero: 1 mese per chi ha la qualifica di impiegato;
Qual è il periodo massimo di prova per un incarico?
La durata è pari ad un giorno di effettivo lavoro per ogni 15 giorni di calendario a partire dall’inizio dell’incarico. Comunque, il periodo di prova non può essere inferiore ad un giorno e superiore a: 11 giorni per incarichi fino a 6 mesi; 13 giorni per incarichi superiori a 6 mesi.
Qual è il periodo di prova per un impiegato qualificato e d’ordine?
per impiegato qualificati e d’ordine sotto la guida ed il controllo di altre persone: 30 giorni di lavoro effettivo. Se il contratto a termine viene trasformato in tempo indeterminato non può essere previsto un periodo di prova.
Quanto dura il periodo di prova nella PA?
Secondo le norme in vigore, il lavoratore da assumere a tempo indeterminato con contratto Enti Locali 2021 è tenuto a svolgere un periodo di prova che ha la durata di due mesi per i dipendenti inquadrati nella categoria A e B e di sei mesi per il personale inquadrato nelle restanti categorie.