Quante sono le persone Down in Italia?
In Italia ogni 1.200 bambini che nascono, 1 ha la sindrome di Down. Secondo alcune ricerche, in Italia ci sono circa 38.000 persone con la sindrome di Down e la maggior parte ha più di 25 anni.
Quando è diagnosticabile la sindrome di Down?
La presenza della sindrome di Down è diagnosticabile nel neonato, oltre che con un’analisi cromosomica, fatta su un prelievo di sangue, attraverso una serie di caratteristiche facilmente riscontrabili dal pediatra, di cui la più nota è il taglio a mandorla degli occhi.
Qual è il QI di una persona con sindrome di Down?
Si tratta della più comune anomalia cromosomica del genere umano, solitamente associata a un ritardo nella capacità cognitiva e nella crescita fisica, oltre che a un particolare insieme di caratteristiche del viso. Il QI medio degli individui con la sindrome di Down è circa 50, contro il 100 delle persone non affette.
Qual è la regione critica per la sindrome di Down?
Alcuni studi hanno suggerito che la regione critica per la sindrome di Down si trovi sulla regione 21q22.1-q22.3 del cromosoma, un’area che include i geni per la proteina precorritrice della beta-amiloide, l’enzima superossido dismutasi e probabilmente il proto-oncogene ETS2. Altre ricerche, tuttavia, non hanno confermato queste conclusioni.
Qual è l’altezza della persona con la sindrome di Down?
Gli adulti con la sindrome di Down tendono ad avere bassa statura e gambe storte. L’altezza media per gli uomini è di 154 cm mentre per le donne è di 144 cm. Gli individui con sindrome di Down presentano un alto rischio di obesità. Caratteristica.
Qual è il primo studio epidemiologico attendibile sulla sindrome di Down?
Il primo studio epidemiologico attendibile sulla sindrome di Down nella regione dell’Africa subsahariana risale al 1982 ed è stato effettuato in un ospedale in Nigeria. Questo studio ha stimato una prevalenza di 1,6 casi su 1000 nati vivi, in linea con i dati dei paesi occidentali.