Qual è il contrario di razionalità?
↔ assurdo, contraddittorio, illogico, incoerente, incongruente, irrazionale, sconclusionato. b. [di persona, che opera con la freddezza della razionalità] ≈ calcolatore, freddo, lucido, ragionatore. ↔ impulsivo, irrazionale, irriflessivo, istintivo, passionale, sentimentale.
Che cosa si intende per Razionalismo?
razionalismo Termine utilizzato per designare indirizzi filosofici incentrati su teorie della realtà e del pensiero intesi, in quanto ‘razionali’ o ‘intelligibili’, come conoscibili in senso completo mediante la ragione.
Qual è il contrario di sognatore?
≈ idealista, utopista. ↑ illuso. ↔ realista. s. m. (f.
Qual è il contrario di tranquillità?
↔ agitazione, (lett.) ambascia, ansia, inquietudine, irrequietezza, nervosismo, preoccupazione, tensione, turbamento. b. [assenza di fretta: abbiamo tempo, possiamo camminare con t.]
Qual è la filosofia razionalista?
Dopo il periodo medioevale e rinascimentale si ha una forte rinascita della filosofia razionalista. Sono decisamente razionalisti i sistemi filosofici di Thomas Hobbes, di Francesco Bacone, di Galileo Galilei, di Cartesio, e di altri filosofi moderni, presso i quali il razionalismo viene inteso sempre più come capacità autonoma e
Qual è la differenza tra razionalismo e empirismo?
Entrambe queste scuole di pensiero si occupano della fonte della conoscenza e della giustificazione. Il differenza principale tra razionalismo ed empirismo è quello il razionalismo considera la ragione come fonte di conoscenza mentre l’empirismo considera l’esperienza come fonte di conoscenza. 1.
Qual è l’origine del pensiero razionale?
L’origine del pensiero razionale si suole far risalire agli antichi filosofici greci ed ellenistici, dai quali tuttavia non gli viene attribuita quella valenza assoluta che sarà tipica della filosofia moderna. Non solo presso i greci, ma per tutto il Medioevo rimase valida la differenza fra ratio (o dianoia) e intelletto (nous).
Come si diffuse il razionalismo in Europa?
Il razionalismo si diffuse nel corso del XVII e XVIII secolo in Europa, grazie soprattutto a Leibniz e Spinoza che si impegnarono per risolvere i problemi epistemologici e metafisici posti da Cartesio, reinterpretandolo però in una prospettiva mistico-religiosa e rivalutando il ruolo dell’intuizione.