Sommario
- 1 Quali sono i requisiti formali del licenziamento?
- 2 Qual è il periodo del preavviso?
- 3 Quali sono i giorni di preavviso in caso di dimissioni?
- 4 Qual è il periodo di preavviso indicato all’art 118?
- 5 Quando scatta il licenziamento per giusta causa?
- 6 Chi può licenziare per giustificato motivo oggettivo?
Quali sono i requisiti formali del licenziamento?
I requisiti sostanziali rappresentano l’obbligatorietà della presenza di una causa che giustifichi il licenziamento: tale atto di recesso, infatti, non può che avvenire per giusta causa (art. 2119 c.c.) o per giustificato motivo – oggettivo o soggettivo – (art. 1 L. 604/1966).
Qual è il periodo del preavviso?
Il periodo del preavviso decorra dal 1° o dal 16° giorno di ogni mese. Quindi, se il dipendente dimissionario invia la comunicazione della propria volontà di recedere il contratto in un momento diverso, il calcolo della data del termine del rapporto di lavoro comincia nel momento di decorrenza più prossimo.
Come si calcolano i giorni di preavviso nel commercio?
Come si calcolano i giorni di preavviso nel contratto commercio? La decorrenza è dal primo o dal sedicesimo giorno di ciascun mese. Ciò significa che se la dimissione o il licenziamento avviene ad esempio in data 12 del mese, il preavviso da rispettare dalla parte recedente decorrerà dal giorno 16.
Quali sono i giorni di preavviso in caso di dimissioni?
Prima di vedere nel dettaglio quanti sono i giorni di preavviso in caso di dimissioni bisogna ricordare che nella maggior parte dei CCNL viene stabilito che il periodo del preavviso decorra dal 1° o dal 16° giorno di ogni mese.
Qual è il periodo di preavviso indicato all’art 118?
Basandomi sulla tabella del suo articolo il periodo di preavviso è pari a 90 giorni ma in rete, sul sito CNEL, selezionando il contratto: CCNL per i dipendenti del Commercio, del Terziario, della Distribuzione, dei Trasporti e dei Servizi il periodo di preavviso indicato all’art 118 è pari a 120 giorni, che vengono dimezzati nell’art 119
Quali sono i tipi di licenziamento?
Il licenziamento costituisce una modalità di cessazione del rapporto di lavoro, decisa dal datore di lavoro. Esistono diversi tipi di licenziamento a seconda dei motivi che lo hanno determinato e del fatto che si riferisca ad uno o più lavoratori. A ciascuno poi si applicano differenti regole. Licenziamento per giusta causa
Quando scatta il licenziamento per giusta causa?
Il licenziamento per giusta causa scatta quando si verifica una circostanza così grave da non consentire la prosecuzione, nemmeno provvisoria, del rapporto lavorativo (art. 2119 c.c.). In tal caso il datore di lavoro può recedere dal contratto senza l’obbligo di dare il preavviso, né l’indennità di mancato preavviso.
Chi può licenziare per giustificato motivo oggettivo?
Nel caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo – definito come “economico” dalla Riforma del lavoro del 2012 – il giudice può obbligare il datore di lavoro al pagamento di un’indennità, tra un minimo di 12 mensilità ed un massimo di 24.