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Come si chiama la paura di viaggiare in auto?
amaxofobia
L’amaxofobia, o la paura di essere un passeggero, può essere virtualmente paralizzante. Immagina come sarebbe limitante la vita se tu fossi troppo spaventato per essere un passeggero in auto, autobus, treno o aereo. Per fortuna, molte persone, anche se non tutte, con l’amaxofobia possono guidare le proprie auto.
Perché ho paura di portare la macchina?
«Spesso dipende da eventi traumatici e quindi, dietro chi soffre di amaxofobia, può esserci una persona che ha subìto un incidente o che vi ha visto coinvolta una persona cara. In tal caso, quindi, la paura di guidare risulta collegata con il trauma vissuto e il relativo carico di disagio o sofferenza provati».
Come posso guarire dalla amaxofobia fai da te?
Nei casi più gravi di amaxofobia, invece, è indicato intraprendere un percorso di terapia cognitivo-comportamentale. Quest’approccio insegna al soggetto a gestire i pensieri negativi e limitanti, associati all’atto di guidare, attraverso la presentazione degli stimoli paurosi, in condizioni controllate.
Come prendere coraggio a guidare la macchina?
Scegli di riprendere a guidare gradualmente, per pochi minuti al giorno, magari facendo solo il giro dell’isolato, anche solo accendendo il motore per sentire l’effetto che fa. Allunga il tragitto ogni giorno un po’ di più finché non ti verrà di nuovo naturale.
Come si chiama la paura di viaggiare?
«L’agorafobia è la condizione più frequentemente associata al disturbo di panico» spiega Giovanni Andrea Fava, professore di Terapia psicologica e psicofisiologia all’Università di Bologna, di Clinica psichiatrica alla State University di New York a Buffalo.
Cos’è la amaxofobia?
L’amaxofobia, ovvero la paura di guidare, è una fobia estremamente diffusa e anche molto invalidante. Si manifesta con i sintomi tipici dell’ansia, dal tremore alla sudorazione, fino agli attacchi di panico.
Come superare l’ansia di guidare la macchina?
Per la paura di guidare nel traffico, per esempio, si consiglia di utilizzare correttamente lo sguardo per orientarsi e anticipare quanto accade sulla strada, e di assumere la giusta postura per avere una visuale più ampia e gestire con una maggiore reattività il volante.