Sommario
Quali sono i tempi di conservazione dei documenti sanitari?
I tempi di conservazione dei documenti sanitari, così come riportati nel prontuario, sono inoppugnabili. Quindi, anche i dati personali in esso contenuti andranno necessariamente conservati per i tempi indicati. In tutti gli altri casi, vige quanto stabilito nell’articolo 5, parte 1, lettera e del già citato GDPR.
Qual è la documentazione sanitaria?
La documentazione sanitaria include tutti quei documenti che vengono prodotti dal personale medico: ne sono esempi la cartella clinica, la cartella infermieristica, la lettera di dimissione, il verbale operatorio e la scheda sanitaria.
Quali sono le normative sanitarie?
Leggi sanitarie: dall’articolo 32 della Costituzione Italiana in poi la salute viene disciplinata da una serie importante di atti normativi che vanno a incidere sulla qualità di vita dei cittadini, sui sistemi sanitari e sulla vita professionale e del lavoratore.
Quali sono i documenti da conservare per tutta la vita?
Ci sono documenti da conservare per tutta la vita, atti pubblici che vanno conservati 10 anni, oppure che vanno tenuti per soli 6 mesi; in questa guida legale andiamo a vedere tutti i documenti da conservare per quanto tempo e quali sono.
Quando vanno conservati i documenti?
In linea generale possiamo dire che i documenti vanno conservati da un minimo di un anno ad un massimo di vent’anni, ma molto dipende dalla finalità del documento e dal tipo di persona fisica o giuridica che è tenuto a conservarlo.
Quali sono i termini di conservazione?
Termini di conservazione. Devono essere conservati per un tempo definito: I libri e i registri contabili; Gli originali delle lettere, dei telegrammi e delle fatture ricevute; Le copie delle lettere, dei telegrammi e delle fatture spedite. Tale lasso temporale è stabilito in misura diversa dalla normativa civilistica e fiscale.